Francesco Michi OFFERTE MUSICANICHE Strumenti per l'ecologia acustica |
....S.....C.....H.....I.....Z.....O.....F.....O.....N.....I.....A ...N°...3 |
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Contenuto: File "schizo3_1.zip" contenente il file sonoro "Oboe.wav" (la nota do3 eseguita con un oboe) ed il file di testo "Schizo_3.txt" , una copia di questo scritto ed una parte da compilare seguendo le istruzioni. Istruzioni: Scaricare il file "schizo3_1.zip" e far suonare il file "Oboe.wav". Diffondere il suono nella stanza e registrarlo con un microfono ad aria (dunque non attraverso l'amplificatore dell'impianto, ma dalle casse). Digitalizzare quindi il suono registato con queste opzioni: mono, sample rate 22050, sample size 16 bit. Annotare in calce al testo i dati richiesti sull'ambiente e l'apparecchiatura tecnica usata. Spedire poi sia il file audio che quello di testo (preferibilmente già zippati) al mio indirizzo elettronico (michi@arteco.org). Io metterò di nuovo in rete i files di "schizo3_1" appena lo riceverò, affinché qualcun altro possa scaricarlo ed eseguire ancora le operazioni che voi avrete già eseguito. Appunti per la meditazione: Ogni suono, che
accade in un ambiente risonante, ad esempio una qualunque stanza,
si carica delle caratteristiche acustiche dell'ambiente stesso. SCHIZOFONIA
è un termine coniato dal compositore canadese R. Murray
Schafer in The New Soundscape in riferimento alla separazione
fra un suono originale e la sua riproduzione elettroacustica. I suoni
originali sono legati ai meccanismi che li producono, i suoni elettroacustici
sono come copie e possono essere riprodotti in ogni tempo e spazio.
Quanto può
viaggiare un suono? Quanto lontano può arrivare? E di che "notizie"
si carica durante il viaggio, cosa porta con sé, come fossero
souvenir, dei luoghi che ha visitato? Quanto
alla prima domanda, se il suono è disponibile nella rete, le
sue possibilità di viaggio sono teoricamente illimitate: chiunque
può "invitarlo" a visitare la sua stanza, il suo
studio. La frequenza di risonanza della stanza sarà eccitata
da una delle frequenze che compongono lo spettrro complesso dell'oboe.
Il suono, nel suo esserci, assume così l'esperienza del luogo
nel momento stesso in cui narra di tutte le sue tappe precedenti.
Nella terza Schizofonia,
vorrei tentare di offrire ad un suono una memoria da viaggiatore.
Vorrei vedere se un suono può mantenere il ricordo delle varie
stanze nelle quali è stato ascoltato e degli strumenti coi
quali è stato diffuso e registrato, e ancora se, dopo un lungo
viaggio per il mondo, possa sintetizzare qualcosa come una sua esperienza
globale del mondo, una fascia di frequenze di risonanza.
Nota iniziale: Il
suono di oboe è stato da me registrato a Firenze, il 10.3.96,
presso lo studio di Riccardo De Felice. La registrazione è
stata effettuata con microfono Sennheiser dinamico Blackfire 527
e con DAT Tascam DA30MK2. Il suono è stato digitalizzato
con scheda Digidesign Pro Tools Dati da riportare in fondo
a questo testo prima di rispedirlo:
Nome e Cognome, città, data, ambiente, strumenti di diffusione (scheda sonora o registratore.., amplificatore, casse), microfono, registratore, scheda usata per la digitalizzazione. Francesco Michi, marzo 1996
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