Memoria spedita da/Memory sent by: claudio.pozzi il 27.2.2005
 
 
  memory padre/father occhi
 
 
 
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              Memories è un tentativo di interpretare esteticamente le 
              nostre memorie e la memoria in generale. 
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        riferimento temporale/time reference : adolescenza 
 
  giochi
  non avrò i tuoi occhi 
 
La delusione d’amore ha lasciato le sue tracce. Le sue tette erano cresciute e non mi considerava più. Non potevo più perdermi nei suoi occhi Certo rimanevano gli amici e le lunghe giornate di giochi scatenati, ma un certo senso di solitudine imperava. 
E qualcosa cresceva anche a me. Qualcosa di strano che non riuscivo ad interpretare. 
Qualcosa che mi ha portato, un pomeriggio che mia madre era fuori, a mostrare la mia eccitata virilità alla ragazza che da qualche tempo era venuta giù dalla Val di Fiemme ad aiutare nei lavori domestici. Era grande, per me un’adulta, aveva quasi diciotto anni. Di sicuro non mi saltò addosso, ma apparve alquanto compiaciuta delle mie attenzioni. Io rimasi stupito in parte da quello che mi vedevo fare ma, soprattutto, da quell’intenso spasmo che, dopo lunghi momenti di esibizione, mi colse al basso ventre trafiggendomi trasversalmente fino all’ano. Ed un caldo e copioso liquido fuoriuscì  dolorosamente gettandomi quasi nel terrore. Durò poco, il terrore. Da allora non passava sera che non facessi una visita nella stanza di Teresa. Non mi ha mai baciato, non mi ha mai iniziato al sesso, si limitava a lasciarmi giocare e, a volte, a masturbarmi. Ma non riuscivo a farne a meno. Fu un rapporto di complicità amichevole il nostro: durante il giorno, quando ci si incontrava, si scherzava e si rideva senza mai alludere al nostro segreto. 
E’ finito tutto quando Teresa è tornata a casa, per la morte del babbo. 
Ora deve avere quasi sessant’anni.  
 
  'AGGANCIA' a questa una tua memoria / 'HOOK' to this memory a memory of yours
 
 
 
 
    
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