riferimento temporale/time reference : 10 ,1984


Corsica in Vespa

Fine settembre 1984. Ai tempi gestivo un bar al Porticciolo di Nervi (GE), ed ovviamente di chiuderlo d'estate per le ferie non se ne parlava neppure. Così a fine settembre partiamo con la Vespa (una triste sorta di ibrido, con il corpo di un Rally 200 e la forcella anteriore del PX 150, nera opaca verniciata talmente tanto a buccia d'arancia che sembrava fatto apposta) da Genova verso il porto di Savona, a prendere il traghetto.
Temporale da tregenda per tutto il percorso; uscito dall'autostrada trovo Savona allagata, e sotto un cavalcavia mi entra l'acqua nel motore, che pensa bene di spegnersi. Spingiamo la Vespa fino al traghetto, sperando che il calore del motore durante il viaggio asciughi l'asciugabile. Libecciata forza 7, vomitano tutti da Vado a Calvi. All'arrivo tempo splendido. Partiamo e cominciamo a goderci la tanto agognata vacanza. Ai tempi tutti i motociclisti che incrociavi ti salutavano con un lampeggio o con un cenno della mano (lampeggiare con la Vespa richiedeva l'utilizzo sincronizzato di sette arti, quindi salutavo con la mano). Posti davvero da sogno, senza più le orde di turisti ma con un mare così bello che sembrava dipinto sulla seta. Porto Vecchio, Bonifacio, Porto, Saint Florent... campeggio libero sulla spiaggia con la tendina a igloo. Pan bagnat a colazione, pranzo e cena, qualche pesce rimediato con il mio Medisten (ai tempi ero un discreto apneista) cotto sul fuoco.
Tutto splendido o forse era il fatto che si trattava dei primi viaggi? Ventun anni e nessun grosso problema e/o responsabilità, il mondo ancora un'incognita sulle cartne pieghevoli. Esperienza di vita limitata, pronti ad entusiasmarci per un nonnulla. A distanza di vent'anni ne parlavamo con la Franca (nostra usuale compagna di successivi, numerosi viaggi "zaino in spalla" nei posti sperduti del mondo, dal Borneo allo Yemen a Sumatra): ormai i nostri discorsi sono "Come hai trovato le immersioni di Manado?" "Boh, pesce meno che alle Maldive ma spugne e celenterati molto meglio che in Borneo" "Ah, e il deserto yemenita, non trovi anche tu che la sabbia sia più fine che nel Wadi Rum ma tutto sommato meno suggestivo che in India, a Jaisalmer?" "Sí, hai ragione, certo che anche la Mauritania..."
E ogni tanto, oggi che dormo a fianco di un'altra compagna, con una figlia piccola che sussulta nel lettino ed una di 14 anni che mi messaggia in maniera incomprensibile, mi viene in mente una sera senza luce né stereo né TV né Internet né Sky né computer, accampati dentro una tenda di 2 metri quadri sotto le stelle della Corsica, con la sabbia ancora calda che ti faceva pensare alle magiche notti d'Arabia, una "buonanotte" sussurrata con gli occhi già chiusi, ed una dolorosa curiosità sul futuro, su quello che la vita ci avrebbe riservato, sognilavorofiglisoldicarrieracasa... pensieri vorticosi cancellati faticosamente con un "domani verso dove andiamo?".
Gíà, dove? E quando? Ed è già domani.



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